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L'UNIVERSO INVISIBILE

Astronomia gamma

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Nuclei galattici attivi - Le galassie attive

Le radiogalassie e le galassie di Seyfert I Blazars L’origine dell’emissione gamma

modello di nucleo galattico attivoLe galassie attive sono molto meno comuni delle altre galassie ma sono anche facilmente identificabili grazie allo loro luminosità. I nuclei galattici attivi (AGN) sono caratterizzati dalla loro elevata luminosità intrinseca e dalla loro rapida variabilità. Questa tipologia di oggetti include le galassie di Seyfert, le radiogalassie, i BL Lacertae e i quasar. Nell’ipotesi di un’emissione isotropa, la luminosità di questi astri si attesta in un intervallo tra 1042 e 1048 erg/s; una potenza così elevata è spiegabile soltanto con modelli che prendono in considerazione buchi neri supermassicci con masse da 106 a 1010 volte la massa del Sole. Il contributo fornito dall’astronomia gamma allo studio degli AGN è cresciuto notevolmente nell’ultimo decennio, nel 1980 era conosciuto un solo AGN con emissione nella banda di energia gamma, mentre nel 1996, dopo le osservazioni compiute con il CGRO abbiamo catalogato più di 20 AGN con emissione gamma di bassa energia e almeno 50 AGN con emissione ad energia superiore ai 100 MeV.

L’analisi delle emissioni gamma da parte degli AGN ha evidenziato due grosse categorie, gli emettitori di radiazione gamma di bassa ed alta energia e gli emettitori gamma di alta energia. Alla prima categoria appartengono le galassie di Seyfert. Caratterizzate da emissioni gamma di bassa energia, queste galassie presentano tutte una caduta dell’emissione oltre gli 0,1 MeV; si tratta di galassie relativamente vicine, con uno Z che varia tra 0,05 e 0,1. Il secondo gruppo venne scoperto con le osservazioni effettuate col telescopio EGRET e consiste di emettitori gamma di elevata energia A questa categoria di oggetti appartengono quasar radio quieti , blazars, e i BL lacertae. Alcune proprietà dei blazars possono venire spiegate tramite la presenza di due getti di materia allineati con la direzione dell’osservatore. L’analisi statistica della distribuzione spaziale dei blazars ha fornito risultati importanti: sia i blazars sia i quasars presentano la stessa distribuzione in funzione di z. Questo può essere spiegato dal fatto che blazars e quasars potrebbero essere gli stessi oggetti osservati ad angolazioni diverse. La distanza di questi astri è maggiore di quella delle galassie di Seyfert infatti hanno valori di z compresi tra 1 e 2.

 

 

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