Come è già stato detto, il calcolo basato sul Kalman filter richiede una
stima dell'energia degli elettroni
di cui si cerca di ricostruire la traiettoria.
Essa entra in gioco infatti nella matricie Q che descrive l'entità
dello scattering subito dall'elettrone generato, attraverso
il parametro
definito nella eq.
.
Il peso attribuito nel fit alle misure dei vari piani dipende quindi
dall'energia. Nel limite di bassa energia, la
traiettoria dell'elettrone
tende a essere dominata dallo scattering multiplo. Ciò equivale a dire che
l'errore ( )
associato alle misure prese sui vari piani tende a essere molto più piccolo
rispetto alla deviazione
che l'elettrone subisce (
). In questo caso la
traiettoria ricostruita
tende a coincidere con una spezzata che unisce
le misure prese e la direzione iniziale dell'elettrone viene determinata solo
dai primi due punti.
In queste condizioni le direzioni iniziali ricavate con il Kalman filter coincide con quelle date
dal metodo a due piani,
anche se la ricerca delle
tracce più probabili rimane diversa. Sottovalutare l'energia di un fotone
equivale
quindi a sottovalutare la precisione ottenibile nel calcolo della direzione
incidente.
Al contrario, se l'energia usata è elevata (
) lo
scattering
può essere ignorato e ogni misura può essere pesata in egual modo.
In questo caso la traiettoria ricostruita tende ad essere una retta e
l'intero fit è equivalente al usuale metodo dei minimi quadrati.
Se un fotone di bassa energia viene trattato in questo modo l'errore sulla
direzione ricavata
può essere significativo.
Nel caso più generale la conoscenza dell'energia permette di
combinare in modo statisticamente corretto le misure.
Infine bisogna notare che anche il della traccia dipende
dall'energia;
una traiettoria che risulta probabile
ad una energia può ovviamente non esserlo ad un'altra.
Per studiare la dipendenza dei risultati da questo parametro si è provato a
calcolare il raggio
di contenimento del 68% usando come energie 30 MeV, 300 MeV e 2 GeV,
cioè le energie corrispondenti alle classi di energia bassa media e alta nelle
quali erano stati
divisi gli eventi.
Per ognuno dei gruppi di eventi, il risultato, è mostrato in figura
2.12.
Il raggio di contenimento si riferisce al 100% di eventi.
Come ci si aspettava la precisione nella ricostruzione peggiora se l'energia associata agli
elettroni è molto diversa da quella vera.