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Un esempio

Ecco un esempio per chiarire i concetti esposti (vedi anche [Maybeck, 1979]). Si supponga di conoscere esattamente la posizione dell'elettrone al piano k-1, e che invece la stima dell'inclinazione del suo moto ( \( \tan\theta_{k-1}\) ) sia affetta da errore. Se questo errore è descrivibile in termini di una distribuzione normale con varianza \( \Delta^{2}\) , è possibile stabilire la posizione dell'elettrone sul piano successivo in termini di probabilità di presenza. Questa sarà approssimativamente una gaussiana centrata nella posizione \(
x_{k-1} + d \tan\theta_{k-1} \) e con varianza \( d^{2}\Delta^{2}\).

Figure 2.4: Probabilità di presenza dell'elettrone.
\begin{figure}\epsfxsize =12cm
{\centerline{\epsfbox{fig-kalman/es1b.eps}}}
\end{figure}

A sua volta, una misura sul piano k può essere descritta da una distribuzione gaussiana con picco in \( m_{k} \) e varianza \(\sigma^{2}\).
È noto che due gaussiane (con medie in \( z_{1},z_{2}\) e varianze \(v_{1},v_{2}\) ) derivate da stime indipendenti possono essere combinate in una distribuzione con varianza :

\begin{displaymath}
v = \frac{v_{1} v_{2}}{v_{1} + v_{2}}
\end{displaymath}

e media :

\begin{displaymath}
z = \frac{v_{1} v_{2}}{v_{1} + v_{2}} ( \frac{z_{1}}{v_{1}} ...
...2}}{v_{2}} ) = v ( \frac{z_{1}}{v_{1}} + \frac{z_{2}}{v_{2}} )
\end{displaymath}

Si può quindi descrivere complessivamente l'informazione sul piano k con una distribuzione di probabilità con varianza :
\begin{displaymath}
\frac{d^{2}\Delta^{2}\sigma^{2}}{d^{2}\Delta^{2}+\sigma^{2}}
\end{displaymath} (47)

e picco in :
\begin{displaymath}
\frac{d^{2}\Delta^{2}\sigma^{2}}{d^{2}\Delta^{2}+\sigma^{2}}...
...\tan\theta_{k-1}}{d^{2}\Delta^{2}} + \frac{m_{k}}{\sigma^{2}})
\end{displaymath} (48)

Il calcolo del Kalman filter sfrutta gli stessi principi estendendoli però a variabili con più dimensioni. Nel formalismo matriciale lo stato del sistema sul piano k vale:


\begin{displaymath}
p_{k-1} = \left( \begin{array}{c}
x_{k-1} \\
\tan \theta_{k-1} \\
\end{array} \right)
\end{displaymath}

A questa è associata una matrice di covarianza :


\begin{displaymath}
C_{k-1} = \left( \begin{array}{cc}
\epsilon & 0 \\
0 & \Delta^{2} \\
\end{array} \right)
\end{displaymath}

dove \( \epsilon\) è stato inserito solo per rendere la matrice invertibile, ma può essere pensato piccolo a piacere. Partendo da queste informazioni è possibile fare una previsione sullo stato al piano k :


\begin{displaymath}
p_{k}^{proj} = F p_{k-1} = \left( \begin{array}{c}
x_{k-1}...
...n \theta_{k-1}\\
\tan \theta_{k-1} \\
\end{array} \right)
\end{displaymath}

la matrice di covarianza proiettata sul piano k diventa :


\begin{displaymath}
C_{k}^{proj} = F C_{k-1} F^{T} = \left( \begin{array}{cc}
d...
...ta^{2} \\
d \Delta^{2} & \Delta^{2} \\
\end{array} \right)
\end{displaymath}

dove, per semplicità , si è posto Q =0. In questa matrice gli elementi sulla diagonale esprimono (in termini di varianza) l'incertezza rispettivamente sulla posizione e sulla direzione.
Se sul piano k viene presa una misura \( m_{k} \), si ottiene :


\begin{displaymath}
p_{k} = C_{k} [ (C_{k}^{proj})^{-1} p_{k}^{proj} + H^{T} V^{...
...frac{(m_{k} - x_{k-1})}{\sigma^{2}d} \\
\end{array}
\right)
\end{displaymath}

Il primo elemento di \( p_{k} \) è uguale alla (2.16), mentre il secondo esprime l'analogo risultato per \( \tan\theta_{k} \). L'incertezza legata a queste stime è contenuta in :


\begin{displaymath}
C_{k} = [ (C_{k}^{proj})^{-1} + H^{T} V^{-1} H ]^{-1} =
\fr...
...ay}{cc}
\par d^{2} & d \\
\par d & 1
\par\end{array} \right)
\end{displaymath}

nella quale il primo elemento della diagonale principale è uguale a (2.15).


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Andrea Giuliani 2003-10-14