Ecco un esempio per chiarire i concetti esposti (vedi anche [Maybeck, 1979]). Si supponga di conoscere
esattamente
la posizione dell'elettrone al piano k-1, e che invece la stima
dell'inclinazione del suo
moto (
) sia affetta da errore. Se questo errore è
descrivibile in termini di una
distribuzione normale con varianza
, è possibile stabilire
la posizione dell'elettrone sul piano successivo in termini di probabilità di
presenza.
Questa sarà approssimativamente una gaussiana centrata nella posizione
e con varianza
.
A sua volta, una misura sul piano k può essere descritta
da una distribuzione gaussiana con picco in e varianza
.
È noto che due gaussiane (con medie in e varianze
) derivate da stime indipendenti
possono essere combinate in una distribuzione con varianza :
Il calcolo del Kalman filter sfrutta gli stessi principi estendendoli però a variabili con più dimensioni. Nel formalismo matriciale lo stato del sistema sul piano k vale:
A questa è associata una matrice di covarianza :
dove è stato inserito solo per rendere la matrice invertibile,
ma può essere pensato piccolo a piacere. Partendo da queste informazioni è
possibile fare una previsione sullo stato al piano k :
la matrice di covarianza proiettata sul piano k diventa :
dove, per semplicità , si è posto Q =0. In questa matrice gli
elementi
sulla diagonale esprimono (in termini di varianza) l'incertezza rispettivamente
sulla posizione e sulla direzione.
Se sul piano k viene presa una misura , si ottiene :
Il primo elemento di è uguale alla (2.16), mentre il secondo
esprime l'analogo risultato per
.
L'incertezza legata a queste stime è contenuta in :
nella quale il primo elemento della diagonale principale è uguale a (2.15).