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La missione agile

Attività di calibrazione in Orbita

Dopo l’inserimento in Orbita la missione è proseguita con una prima fase di test durante la quale si è verificato il corretto funzionamento di tutti i sistemi del satellite, quindi è iniziata la calibrazione della strumentazione su sorgenti celesti già note. Prima di tutto è stata controllata la precisione e la stabilità del puntamento che è risultata di 1º con una stabilità di 0,1º al secondo. Il passo successivo è stato quello di accendere ai primi di maggio la strumentazione di bordo e di verificare la corretta telemetria.

I dati preliminari sulle effettive capacità della strumentazione sono stati ottenuti ai primi di giugno osservando la pulsar nella costellazione delle Vele; le immagini hanno confermato la resa ottima del GRID e il basso rumore di fondo. Le operazioni scientifiche sono iniziate nei primi giorni di luglio 2007 con 2 mesi di osservazione della regione della pulsar nella costellazione delle Vele. Alla fine di agosto AGILE ha dedicato un’intera settimana all’osservazione del centro galattico, e, nei mesi di settembre e ottobre 2007, AGILE ha completato la calibrazione dello strumento gamma e di quello X osservando la pulsar della nebulosa del Granchio.

L’area effettiva del GRID è stata ottenuta con diverse osservazioni della pulsar della costellazione delle Vele, che è stata ripetutamente osservata da AGILE con inclinazione variabile da 0 a 50 gradi rispetto alla direzione di puntamento.

La calibrazione di SuperAgile è stata ottenuta con diversi angoli di puntamento rispetto alla posizione della pulsar nella nebulosa del Granchio.

Agile opera seguendo un piano di osservazioni programmate del cielo che pu&ògrave subire interruzioni nel caso di eventi straordinari come un’intensa attività ottica di alcuni Blazars, ad esempio l’attività di 3C279 nel luglio 2007, TXS 0716+714 alla fine di ottobre 2007, e W Comae nel giugno 2008.

La calibrazione del GRID aveva il preciso scopo di utilizzare i dati ottenuti elaborati con appositi software scritti per ottenere:

I dati di SuperAgile sono stati elaborati per ottenere una mappa bidimensionale del cielo nei raggi X tra 18 e 60 keV.

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