Una delle peculiaritá dell'astronomia gamma consiste nel fatto che non esiste nessun modo per focalizzare i fotoni che si vogliono studiare, per ricostruire la direzione dei fotoni rilevati occorre quindi
trovare altre soluzioni. Il metodo che sará adottato per AGILE,
cosí come per altri satelliti a partire da SAS-2,
é quello di far materializzare i fotoni che
giungono nel rivelatore per studiarne gli elettroni secondari prodotti.
Infatti quando un fotone di alta energia "attraversa" il campo elettrico
prodotto dal nucleo di un atomo può succedere che il fotone scompaia e al suo
posto si crei una coppia di elettroni di carica positiva e negativa,
Per il principio di Einstein ció può succedere solo se il fotone primario
ha un'energia
con
massa a riposo
dell'elettrone.
Questo processo ha quindi una energia di soglia pari a 1.022 MeV.
Per la conservazione del momento questo puó accadere solo in presenza del
campo elettrico di una particella, solitamente un
nucleo atomico, che acquista parte del momento.
In tale reazione il nucleo acquista una frazione molto piccola dell'energia
del fotone primario, che viene quindi spartita tra i due elettroni:
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E' per questo che lo studio degli elettroni secondari permette di ottenere una buona stima delle caratteristiche del fotone incidente.