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La sezione d'urto

Si può definire una probabilità differenziale di produzione di coppia \(\Phi (E_{\gamma},E_+)\) tale per cui \( \Phi dE_+ dx \) rappresenta la probabilità per un fotone di energia \( E_{\gamma} \) che attraversa uno spessore $dx$ \((g   cm^{-2}\)) di produrre una coppia in cui l'elettrone ha un'energia cinetica compresa tra \(E_+\) e \(E_+ + dE_+\). Assumendo che \(E_{\gamma} \gg m_e c^2\) l'espressione teorica per \(
\Phi \) è :
\begin{displaymath}
\Phi (E_{\gamma},E_+)dE_+ = 4 \alpha N
\frac{Z^2}{A}r_e^2\frac{dE_+}{E_{\gamma}} G(E_{\gamma},f)
\end{displaymath} (2)

dove

\begin{displaymath}
f=\frac{E_+ + m_e c^2}{E_{\gamma}}
\end{displaymath} (3)

è la frazione di energia presa dal positrone e $\alpha$ è la costante di struttura fine, N è il numero di Avogadro, Z è il numero atomico, A è il numero di massa atomico e $r_e$ è il raggio dell'elettrone. La funzione \(G(E_{\gamma},f)\) varia lentamente con \( E_{\gamma} \) e $f$. Il processo di creazione di coppie dipende dall'intensità del campo elettrico nel punto in cui avviene. Per questo, la sezione d'urto dipende, oltre che dall'energia del fotone primario, dal numero atomico Z del materiale e dalla distanza dal nucleo. Infatti, maggiore è questa distanza, maggiore sarà lo screening degli elettroni orbitali. L'influenza dello screening è determinata dalla quantità :
\begin{displaymath}
\xi = 100 \frac{m_e c^2}{E_{\gamma}}\frac{1}{f(1-f)}Z^{-1/3}
\end{displaymath} (4)

. L'effetto di screening è maggiore per uno \( \xi\) minore. Se \( \xi \gg 1\) lo screeening è trascurabile, mentre \( \xi \sim 0\) indica un completo screening. Per un dato valore di $f$, \( \xi\) diminuisce all'aumentare di \( E_{\gamma} \). Lo screening può quindi essere considerato completo per ogni processo di produzione di coppie quando l'energia dell'fotone incidente è grande ( \( E_{\gamma} > 1
GeV\)).
Nei casi limite di screening completo o di assenza di screening la funzione \(G(E_{\gamma},f)\) che appare nella ([*]) vale [Rossi, 1952]:
\begin{displaymath}
G(E_{\gamma},f) = \left\{ \begin{array}{ll}
\left[f^2 + (...
...c^2}-\frac{1}{2}\right] & \xi \gg 1 \\
\end{array} \right.
\end{displaymath} (5)

Essendo G simmetrica tra $f$ e $1-f$, \(
\Phi \) è complessivamente simmetrica per l'elettrone e il positrone. Integrando \(
\Phi \) in \(dE_+\) si ottiene la sezione d'urto totale, questo può essere fatto analiticamente solo per i due casi limite:
\begin{displaymath}
\tau = \left\{ \begin{array}{ll}
4 \alpha N \frac{Z^2}{A}...
...\frac{109}{54}})\right] & \xi \gg 1 \\
\end{array} \right.
\end{displaymath} (6)

Per valori intermedi di \( \xi\) bisogna valutare l'integrale numericamente. Per \( \xi \sim 0\), e quindi per \( E_{\gamma} \) elevate, \(\tau\) è circa costante.

Figure: Sezione d'urto del Tungsteno relativa ai principali processi di perdita di energia per fotoni gamma. Per alte energie la produzione di coppie domina sugli altri processi.
\begin{figure}
\epsfysize =18cm
\epsfxsize =15cm
{\centerline{\epsfbox{fig-fisica/cross2.ps}}}
\end{figure}


La produzione di coppie può avvenire anche nel campo di un elettrone atomico. La sezione d'urto che si ottiene da questa reazione è più piccola di un fattore Z. Per tenere conto di questa interazione si puo' quindi sostituire nella formula precedente \(Z^2\) con Z(Z+1).
In figura [*] è mostrata la sezione d'urto totale relativa al Tungsteno per la produzione di coppie in funzione di \( E_{\gamma} \) e in relazione agli altri principali processi di assorbimento, lo scattering Compton e fotoelettrico. Al di sopra dell'energia di soglia la probabilità di assorbimento di un fotone per produzione di coppie aumenta molto velocemente, fino a diventare il processo dominante per energie maggiori di circa 10 MeV.
E' interessante studiare come l'energia del fotone si divida tra i due elettroni prodotti, questa informazione è contenuta in \(
\Phi \). In figura [*] è graficata \(
\Phi \) in funzione di $f$ per diverse \( E_{\gamma} \). Va notato che il valore di $f$ più probabile varia al variare dell'energia del fotone incidente, in particolare per alte energie è favorita una ripartizione asimmetrica dell'energia.

Figure: Probabilità di reazione in funzione della distribuzione di energia tra gli elettroni secondari.
\begin{figure}
\epsfysize =10cm
\epsfxsize =10cm
{\centerline{\epsfbox{fig-fisica/nrgsplit.eps}}}
\end{figure}


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Andrea Giuliani 2003-10-14