next up previous contents
Next: Le microstrip Up: La rivelazione di fotoni Previous: La rivelazione di fotoni   Contents


Il tracciatore

I primi 12 piani saranno composti da uno strato di tungsteno dello spessore di \( 245 \;
\mu m \) (0.07 lunghezze di radiazione) e due strati di silicio di spessore \(
410 \; \mu m \); gli ultimi due piani avranno invece solo gli strati di silicio. Il compito dello strato di tungsteno è di aumentare la probabilità di interazione dei fotoni mediante produzione di coppie. Passando poi negli strati di silicio gli elettroni saranno rivelati grazie alle microstrip impiantate su questi strati, che raccoglieranno la carica prodotta dal passaggio di particelle cariche.
I piani avranno un'area geometrica di 1444 $cm^2$ e la distanza tra due piani successivi sarà di 16 mm. Gli strati di Silicio saranno formati da 4 x 4 mattonelle quadrate, ciascuna di lato 9.5 cm, che costituiranno l'elemento base del rivelatore. La lettura degli strati in Silicio sarà fatta attraverso un'elettronica formata da una serie di circuiti TA1 collegati alle microstrip (12 per ogni strato di Silicio). Questi circuiti funzioneranno anche da trigger, non solo per il tracciatore, ma anche per il resto della strumentazione scientifica. Questa è uno dei pregi rispetto agli strumenti usati in precedenza. Per esempio, la camera a scintille di EGRET necessitava di scintillatori che innescassero lo strumento in concomitanza ad un evento. Una tale configurazione però limita il campo di vista dello strumento alla regione di cielo "vista" dal sistema di trigger. Il sistema di trigger di AGILE sarà diviso in due livelli, uno hardware ed un software. Il primo livello si innescherà quando verrà rilevato un segnale proveniente da tre piani distribuiti su non più di quattro piani successivi. Questo livello di trigger estremamente rapido ($< 5 \mu s$), usato insieme all'anticoincidenza, fornirà un primo taglio degli eventi dovuti al fondo di particelle cariche. Il secondo livello sarà effettuato tramite una prima analisi software dei depositi e dovrà eliminare perte degli eventi di fondo sopravvisuti al primo livello.
Rispetto alle camere a scintille usate per le precedenti missioni gamma, questo tipo di tracciatore ha altri vantaggi. In primo luogo si ottiene una migliore risoluzione spaziale, caratteristica fondamentale per il tipo di misure che si vogliono fare. Inoltre la lettura delle microstrip è molto rapida, riducendo cosi drasticamente i tempi morti dello strumento. Infine, non è necessario nessun tipo di manutenzione del rivelatore, al contrario di quanto accade per le camere a scintille, che necessitano di periodici rifornimenti di gas.
Il tracciatore di AGILE sarà ultimato solo alcuni mesi prima del lancio del satellite. Fino ad allora l'unico modo possibile per sperimentare il funzionamento e le tecniche di analisi del tracciatore è di affidarsi ad una simulazione dello strumento [Cocco et al., 1999].
La realizzazione di questa simulazione, in corso da diversi anni, è stata realizzata utilizando il software GEANT. È stato cosi sviluppato GAMS (GEANT Agile Montecarlo Simulator) un software che simula tutto il satellite AGILE e in particolare la risposta della strumentazione scientifica all'interazione con fotoni o particelle cariche [Cocco et al., 2000].

Figure: Struttura delle microstrip al silicio. Dopo il passaggio di una particella, le cariche prodotte vengono raccolte dalle microstrip a cui è applicato un potenziale negativo
\begin{figure}
\epsfxsize =10cm
{\centerline{\epsfbox{fig-riv/detector.eps}}}
\end{figure}



Subsections
next up previous contents
Next: Le microstrip Up: La rivelazione di fotoni Previous: La rivelazione di fotoni   Contents
Andrea Giuliani 2003-10-14