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Le microstrip

Su ogni piano saranno presenti delle micro-strip di Silicio (poste in modo ortogonale nei due strati di uno stesso piano) in grado di raccogliere e misurare la carica prodotta dal passaggio di particelle attraverso lo strato. Con tale tipo di dispositivo si potrà stabilire con grande precisione la posizione nella quale le particelle intersecano ogni piano. Da queste informazioni è possibile ricostruire la traccia lasciata dalla coppia $e^+e^-$ all'interno dello strumento. Da tale traccia è possibile ricavare la direzione di arrivo del fotone e la sua energia.
La distanza fra due strip contigue sarà di \( 121 \; \mu m \), per ridurre il numero di canali verrà letta un strips ogni due. Questo permetterà di avere un rivelatore di dimensioni notevoli, rispetto ai rivelatori a microstrip di Silicio costruiti sino ad oggi, pur mantenendo bassa la potenza totale richiesta. Ogni mattonella avrà infatti 384 canali di lettura, su ogni strato saranno quindi letti 1536 canali per un totale di circa 4300 canali per tutto il tracciatore.
Quando una microstrip raccoglie un certa quantità di carica dal piano di Silicio, viene indotta, per accoppiamento capacitivo, una frazione di questa carica nelle strip adiacenti. Tenendo conto degli accoppiamenti capacitivi tra le strip, e calcolando il baricentro della carica misurata sulle microstrip sarà possibile ottenere le coordinate del passaggio delle particelle con una precisione del`ordine di 40 $\mu m$.

Figure: La risoluzione spaziale che si ottiene con il tracciatore dipende dall'inclinazione con cui gli elettroni atraversano i piani [Fedel, 2000].
\begin{figure}
\epsfxsize =10cm
{\centerline{\epsfbox{fig-riv/res_bw.eps}}}
\end{figure}


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Andrea Giuliani 2003-10-14