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Al di sotto del tracciatore si troverà un mini-calorimetro con il compito di
misurare l'energia delle particelle che hanno avuto origine nel
tracciatore in modo da contribuire alla determinazione dell'energia dei fotoni
rivelati.
Il minicalorimetro sarà costituito da 32 barre
di scintillatori in Ioduro di Cesio di 40 cm di lunghezza, con uno spessore complessivo di 1.5 lunghezze di
radiazione. Questo tipo di materiale ha la caratteristica di emettere radiazione (nel intervallo della luce visibile)
al passaggio di una particella ionizzante.
Ogni barra è connessa a due fotodiodi, posti alle
estremità, che misureranno la luce prodotta dalle particelle. Per eventi con energia sufficiente a produrre radiazione
rivelabile da entrambi i fotodiodi (quindi con energia maggiore di 1 MeV), il calorimetro
misurerà l'energia rilascita nelle barre con una risoluzione di circa 1 MeV.
Figure 1.2:
La struttura a barre di CsI del minicalorimetro di AGILE.
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Per questo tipo di eventi sarà possibile ottenere anche una stima della posizione
in cui è avvenuto il rilascio di energia,
misurando la differenza di attenuazione della radiazione
ai due estremi delle barre. La risoluzione spaziale sarà compresa tra i 2 e i 15 mm a seconda dell'energia rilasciata.
Il calorimetro potrà dare una stima dell'energia, con minore risoluzione,
anche per eventi con energia compresa tra i 250 keV e un MeV.
Il minicalorimetro, verrà anche usato indipendentemente dal tracciatore come rivelatore
omnidirezionale. In questo modo, coprendo una
più vasta zona di cielo, potrà quindi rivelare fenomeni transienti, come
Gamma Ray Burst o Brillamenti solari, che abbiano emissione nell'intervallo di energia
0.3 - 200 MeV [TESRE-CNR, 2000].
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Andrea Giuliani
2003-10-14