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La missione SWIFT

Il contributo italiano

L’Italia ha fornito gli specchi del telescopio X, che è in grado di misurare la posizione della controparte X del gamma-ray burst con un’alta precisione ( 2 arcsec) ed in grado di seguire l’evoluzione dell’afterglow nella banda X per più di 2 settimane. L’Agenzia Spaziale Italiana fornisce inoltre al progetto Swift l’utilizzo della stazione di Malindi, un’altra componente decisiva per la missione.

 

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Il consorzio italiano è anche responsabile dello sviluppo della pipeline di analisi dei dati del telescopio X. In Italia tutti i dati Swift sono sotto la responsabilità del Centro Dati chiamato Italian Swift Archive Center (ISAC) e che è composto da due entità: l’ASI Science Data Center (ASDC) a Roma e l’Osservatorio di Brera a Milano/Merate. I due centri ISAC sono collegati attraverso una linea dati dedicata, permettendo un accesso veloce e senza restrizioni ai dati Swift che saranno interamente pubblici.

 

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