L’osservatorio MAGIC
10 anni di pubblicazioni
MAGIC ( Major Atmospheric Gamma Ray Immaging Cherenkov ) è un sistema di telescopi situato a Roque de los Muchachos sull’isola di La Palma nell’arcipelago delle Canarie. Questo strumento è dotato di una elettronica super veloce, un campo di vista maggiorato e una camera per immagini che consente di osservare fenomeni celesti nell’intervallo delle più alte energie di raggi gamma. Lo strumento a prima vista sembra progettato per ottenere immagini in luce visibile, infatti come tutti i telescopi Cherenkov anche Magic sfrutta l’omonimo effetto per fruttare l’atmosfera terrestre come convertitore di radiazione gamma in radiazione ottica. Questi raggi gamma quando attraversano l’atmosfera terrestre e interagiscono con gli atomi generano dei lampi della durata di qualche miliardesimo di secondo e MAGIC è progettato per rilevare questi lampi ottici.
Al progetto MAGIC collaborano nove paesi tra cui l’Italia che vi partecipa con l’INAF e l’INFN e che la scorsa estate si è fatta carico della sostituzione degli specchi principali dei telescopi. MAGIC è nato con lo scopo di migliorare la nostra comprensione sui nuclei galattici attivi, sulle ipernovae, sui sistemi binari di stelle di neutroni e sui sistemi binari con almeno un astro collassato.
Il 9 dicembre 2014 è uscita su Astronomy&astrophysics la centesima pubblicazione scientifica del gruppo di ricercatori che lavorano al progetto MAGIC che riguarda la sorgente MAGIC J2001+439, un blazar che porta proprio il suo nome. Questa sorgente è stata scoperta proprio con MAGIC, si tratta di un buco nero supermassiccio situato in una galassia molto lontana che, casualmente, viene a proiettarsi sulla volta celeste proprio nel bel mezzo del piano galattico in modo che la luce visibile della galassia sia oscurata dalle giganti nubi molecolari e di polvere.
